Alla nostra Comunità scolastica
Data di pubblicazione: martedì, 17 marzo 2020
Autore: Segreteria
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L’assalto del coronavirus non sembra ancora placarsi ed è facilmente
intuibile che passerà del tempo prima di tornare alla normalità.
Da circa un mese a questa parte, ormai, le Autorità hanno
messo in atto numerose strategie per il contenimento del contagio e
ancora oggi siamo spettatori/protagonisti di uno scenario in piena
evoluzione. Sin dal primo giorno di allarme, la nostra Scuola ha
risposto alla chiamata, seguendo le indicazioni delle Autorità e facendosene
vettore per la Comunità, mostrandosi all’altezza di
adempiere alla sua mission: mantenere saldo il rapporto con le Famiglie
ed il Territorio. Tutti noi, ad oggi, abbiamo contribuito a sostenere
l’emergenza, nell’ambito delle nostre precipue competenze,
con senso di responsabilità e di civismo, restando ai nostri posti di
lavoro, nonostante tutto. Sono grato al Personale di segreteria e ai
Collaboratori, i primi chiamati a svolgere un’imprevista mole di lavoro,
i secondi a mettere alla prova il proprio senso del dovere. Il
mio ringraziamento va ai docenti, a chi ha scelto di adoperarsi per
fare lezione a distanza da subito, nonostante le incertezze che aleggiavano
nei primi giorni, e senza indugio ha profuso con generosità
il proprio tempo e i propri mezzi, consapevole dell’importanza della
presenza scolastica come sostegno imprescindibile per i nostri ragazzi,
sul piano psicologico, oltrecché su quello sociale. Così, nessuno
è rimasto escluso, dai più piccoli della Scuola dell’Infanzia ai
ragazzi delle Medie. Una cura speciale è stata rivolta agli alunni che
hanno bisogno di qualche attenzione in più. Sono state settimane
intense, fatte di attese, speranze e inusuali condizioni di lavoro, denotate
da un forte carico di stress.
Il mio pensiero va ai numerosi whatsapp, telefonate, email, scambiate
a ritmo incessante con Docenti e Amministrativi, che in queste
settimane con grande disponibilità mi hanno dedicato la loro attenzione
e il loro tempo, al fine di discutere, scegliere, progettare, e
semplicemente fare, senza mai risparmiarsi, per riuscire a garantire
ai nostri ragazzi una possibilità di continuare l’attività didattica, a
fronte del pauperismo di mezzi a cui la scuola italiana è da qualche
decennio a questa parte tristemente avvezza. Le famiglie e i ragazzi,
dal canto loro, hanno contribuito grandemente alla riuscita del progetto.
Magari, i ragazzi della secondaria non hanno avuto problemi
a mettersi davanti al loro computer e smanettare un po’, fino a riuscire
a far funzionare le cose. Ma i bambini? Per loro è stato necessario
l’aiuto dei genitori, che hanno dedicato il loro tempo, per
fruire del mezzo informatico e dunque permettere ai più piccoli di
tenere il passo insieme a tutti noi. L’apporto delle famiglie è stato
indispensabile anche per il recupero dei libri conservati a scuola,
che ogni buon papà e mamma ha dovuto compiere nei primi giorni
dell’emergenza. Senza dimenticare che ciò è potuto accadere non
di rado grazie all’intervento dei docenti, dal momento che il preside
aveva dovuto obtorto collo interdire l’accesso all’Istituto. Dietro la
spinta di tale azione sinergica nella quale le intere Comunità di Bellinzago,
Marano e Mezzomerico sono state coinvolte, oggi possiamo
affermare di avere ottenuto dei risultati. Abbiamo attivato
d'emblée una dignitosa didattica a distanza e ne stiamo raccogliendo
i frutti. Il processo è ancora in progress, in forza di un corso di for-
mazione a distanza e della condivisione delle buone pratiche conquistate
sul campo, che porteranno sicuramente ad un’implementazione
della qualità del servizio erogato dall’Istituto. Per tali motivi,
sono felice di poter sottolineare che accanto al contributo di natura
squisitamente professionale e affettivo, in questi giorni difficili,
stiamo indicando ai nostri ragazzi la via della solidarietà, del servizio
alla comunità, dell’asservimento ai valori civili, del rispetto per
se stessi e per gli altri. L’azione perseguita in vista di una meta condivisa
ha costantemente ed in ogni momento ricondotto ad un insieme
coeso le componenti della Comunità scolastica, facendo appello
al sentimento di appartenenza che, pur se in absentia, ci aiuta
ad essere vicini in questo difficile momento, per sostenerci l’un l’altro,
come in una grande famiglia. Posso solo concludere augurandomi
di continuare così, rimboccandosi le maniche ed andando
avanti nel segno del bene della comunità: Non nobis solum nati sumus (Cicerone).
Il Dirigente Scolastico
Prof. Giovanni Galvagno